La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Convenzione ONU sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza

La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza | Defence For Children Italia | Movimento Globale per i Diritti dell’Infanzia

La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

 

La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

La Convenzione, riconosce per la prima volta che tutti i bambini e le bambine sono pieni titolari di diritti di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti. L’accordo formula principi validi in tutto il mondo nell’approccio all’infanzia indipendentemente dall’estrazione sociale, culturale, etnica o religiosa. Da allora, bambini, bambine, ragazzi e ragazze vengono riconosciuti come persone e cittadini titolari di diritti, capaci di partecipare attivamente alla vita familiare, sociale, culturale e civile.

La Convenzione è stata ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176, diventando così legge dello Stato e integralmente applicabile nel territorio italiano. Oggi sono ben 196 gli Stati che hanno ratificato la Convenzione. In tutto il mondo solo gli Stati Uniti non si sono vincolati giuridicamente al rispetto dei diritti riconosciuti dalla Convenzione.

La Convenzione è composta di 54 articoli e il testo è ripartito in tre parti:

  • la prima parte contiene l’enunciazione dei diritti (Artt. 1-41);
  • la seconda parte individua gli organismi preposti e le modalità per il miglioramento e il monitoraggio della Convenzione (Artt. 42-45);
  • la terza parte descrive la procedura di ratifica (artt. 46-54).

 

La Convenzione prevede 4 principi fondamentali, che devono informare tutti i articoli enunciati:

  • Non discriminazione (Art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutte le persone minorenni minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino, bambina, ragazza o ragazzo, o dei genitori.
  • Superiore interesse (Art. 3): in ogni decisione, legge, politica, provvedimento, o iniziativa pubblica o privata, l’interesse del bambino, bambina o adolescente deve essere considerato e avere la priorità.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (Art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, bambine e adolescenti, anche tramite la cooperazione internazionale.
  • Ascolto delle opinioni della persona minorenne (Art. 12): i bambini, le bambine e adolescenti devono essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e le loro prospettive, idee e opinioni devono essere tenute in adeguata considerazione.

Alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza si aggiungono tre protocolli opzionali, su temi specifici. Il primo Protocollo opzionale riguarda la vendita, la prostituzione e la pornografia rappresentante persone di minore età. Il secondo Protocollo Opzionale riguarda il coinvolgimento delle persone minorenni nei conflitti armati. Il terzo protocollo, sulle procedure di reclamo, prevede per la prima volta, dei rimedi contro le violazioni dei diritti fondamentali delle persone di minore età riconosciuti dalla CRC e negli altri due Protocolli Opzionali, e consentirà la difesa dei diritti dei minorenni attraverso la presentazione di segnalazioni o di vere e proprie denunce al Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con sede a Ginevra.

L’Italia ha ratificato tutti tre i protocolli opzionali, essendo così integralmente applicabili nel territorio italiano.

 

Fondato nel 1979 da Nigel Cantwell e Canon Moerman, il Movimento Globale Defence for Children International ha contribuito attivamente al processo di stesura della Convenzione sui Diritti del Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child - CRC), approvata il 20 novembre 1989 all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Defence for Children International si posiziona come uno dei principali movimenti per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, vigilando e promuovendo l’effettiva attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (UNCRC) a livello locale, nazionale e internazionale. La nostra visione è che ogni bambino, bambina, ragazzo e ragazza in ogni parte del mondo, possa condurre un’esistenza in cui possa godere dei suoi diritti umani con dignità, in una società giusta e responsabile. In tutto ciò che facciamo, aspiriamo a lavorare in modo trasparente, responsabile, sostenibile e socialmente trasformativo.

Defence for Children Italia utilizza la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza come riferimento primario e come vero e proprio strumento pratico. Tutte le azioni di monitoraggio, analisi, advocacy e sperimentazioni sono basate sui principi sanciti dalla CRC. Per capire di più come vediamo e utilizziamo la CRC, leggi qui sul nostro approccio

 

 

Il mondo attraverso gli occhi dei bambini: le loro immagini, i loro diritti

La suggestiva raccolta di immagini che Steve McCurry propone nella mostra “Children”, in mostra al Palazzo Ducale a Genova dal 25 Novembre 2023 al 10 Marzo 2024, ci avvicina a situazioni che, anche se lontane, ci guardano e ci riguardano.

Le bambine e i bambini ritratti dal fotografo americano, sono parte della nostra stessa umanità e dimostrano, nel silenzio delle immagini, come sia possibile adattarsi  “filosoficamente” in un mondo creato dagli adulti, anche quando questo è inadatto e poco congeniale. In questa prospettiva, la mostra fotografica, incontra la visione e l’azione di Defence for Children International Italia, un’organizzazione impegnata nel mondo a lavorare con e per i bambini e le bambine con l’obiettivo di promuovere i loro diritti umani.

I principi evocati attraverso i diritti, che ad ogni bambina e ad ogni bambino vanno riconosciuti, ci consentono di scoprire insieme alla bellezza e alla forza dell’infanzia nei diversi contesti di appartenenza, anche la distanza tra ciò che andrebbe riconosciuto ed invece viene sistematicamente negato.

Il viaggio nel mondo con i bambini e le bambine proposto da McCurry sollecita benevolmente a comprendere come una grande porzione delle nostre azioni non siano “a misura di bambino” e, dunque, a misura di qualsiasi essere umano.

A contrappunto del percorso visuale è proprio Defence for Children a suggerire questa importante relazione tra i bambini protagonisti delle immagini e i contesti, sempre presenti nelle immagini di McCurry, nei quali si realizzano le loro storie.

Un accostamento utilmente evocato dalle immagini della mostra per comprendere meglio la necessità di riconoscere, attraverso lo sguardo di ogni bambino e bambina, la titolarità dei suoi diritti insieme alla necessità di una nostra concreta ed immediata azione nel mondo.

 

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