Obiettivi specifici:
- Socio-educativo-relazionale (volontari/ragazzi)
- Instaurare una relazione socio-educativa utile e funzionale alla realizzazione di percorsi di ri-connessione con i diversi contesti di vita e tesa a sostenere la definizione di una progettualità significativa per il ragazzo.
- Relazione-contesto (ragazzi/volontari/contesto)
- Favorire e facilitare la mediazione tra il ragazzo e i contesti nei quali è possibile realizzare il proprio progetto e le proprie aspirazioni e bisogni.
- Individuazione del fabbisogno e degli strumenti
- Effettuare attraverso una serie di consultazioni presso strutture e servizi un’analisi del fabbisogno e definire strumenti e modelli utili alla relazione tra ragazzi e contesti esterni al sistema di giustizia minorile.
Approccio/metodologia:
L’approccio utilizzato si fonda su una metodologia che utilizza i diritti umani e la centralità della persona come elementi prioritari. Trovandosi a contatto con realtà e culture diverse, sia per la presenza di un alto numero di ragazzi stranieri coinvolti nella regione in percorsi penali, sia perché le situazioni di disagio sono espressione di contesti difficili e marginali, sarà posta attenzione alle questioni transculturali e saranno valorizzate le narrative dei ragazzi, come elemento chiave di espressione identitaria e partecipazione al percorso.