Sintesi
L’iniziativa “Diritti in Piazza” si propone di sviluppare un contesto vicino e accessibile ai ragazzi in cui, oltre a ricevere informazioni e consulenza socio-legale, essi possano trovare uno spazio educativo attraverso cui esercitare i loro diritti di associazione e partecipazione diretta.
Dal 2019 Defence for Children ha istituito sul territorio genovese uno sportello di supporto-socio legale rivolto a minorenni stranieri non accompagnati, giovani adulti migranti in uscita dai percorsi di accoglienza, tutori volontari e mentori di giovani migranti e attraverso il quale monitora e sollecita l’implementazione della normativa a livello locale e nazionale. Questa attività, unitamente allo sviluppo di programmi di mentoring per giovani migranti (18-21), ci consente di entrare in contatto con minorenni e neomaggiorenni migranti sia direttamente, sia attraverso i loro tutori, mentori e operatori di riferimento.
L’assenza di contesti educativi tesi alla prevenzione e capaci di connettere e attivare risposte secondarie corrisponde ad una forte limitazione per i ragazzi nel veder riconosciuti e attuati i diritti fondamentali in relazione ai loro percorsi di benessere e sviluppo, alla cura e alla protezione da parte dei contesti sociali, alla loro diretta partecipazione come soggetti portatori di risorse e prospettive. Ne consegue isolamento, disagio e limitate possibilità di esercitare una cittadinanza attiva utile ad accompagnare il loro sviluppo individuale e sociale.
Proprio la prossimità tra gli operatori di Defence for Children e questi minorenni soli ci ha spinti ad acquistare un immobile a piano strada in Piazza Don Andrea Gallo, nel cuore dell’antico ghetto del centro storico di Genova – luogo dal forte valore anche simbolico legato al suo nome - che possa diventare un polo dedicato ai diritti dei ragazzi e, allo stesso tempo, costituire un’opportunità di aggregazione, formazione e educazione attraverso lo sviluppo di laboratori e attività ricreative e culturali per e con i giovani, minorenni e non.
Progetto sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese
