Educazione ed Istruzione

Educazione ed Istruzione | Defence For Children Italia | Movimento Globale per i Diritti dell’Infanzia

Educazione ed Istruzione
Ogni bambina e bambino ha diritto ad un’istruzione di qualità, che consenta di sviluppare capacità fisiche e mentali in tutta la loro potenzialità.
Art. 28 e 29
Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

L’istruzione è un diritto imprescindibile affinché ogni bambino e bambina possa progettare il proprio futuro. Infatti, la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza prevede il diritto della persona minorenne all’educazione e, in particolare, che gli Stati al fine di garantire l’esercizio di tale diritto, rendano l’insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti, incoraggino l’organizzazione di varie forme di insegnamento secondario e garantiscano a tutti l’accesso all’insegnamento superiore con ogni mezzo appropriato, in funzione delle capacità di ogni persona di minore età. Inoltre, gli Stati sono chiamati ad adottare misure finalizzate a promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola.

Il “diritto ad imparare”, come previsto dagli articoli 28 e 29 della CRC si può definire come un’educazione a trecentosessanta gradi poiché ha le seguenti finalità:
a)  lo sviluppo della personalità nonché lo sviluppo delle facoltà e delle attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità;
b)  la promozione del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dei principi consacrati nella Carta delle Nazioni Unite;
c)  la promozione del rispetto dei propri genitori, dell’identità, della propria linguavalori culturali, ma anche di culture diverse dalla propria;
d)  la preparazione dei bambini e delle bambine ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, con uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra generi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona;
e)  il rispetto dell’ambiente naturale.

Sono stati compiuti enormi passi verso la realizzazione di questo diritto. Oggi infatti, 1 miliardo di persone minornni ha accesso all’istruzione. È il numero più alto della storia: l’umanità non ha mai visto così tanti bambini e bambine accedere all’educazione.

Eppure, l’accesso ad un’istruzione di qualità è per molti ancora un obiettivo lontano. La mancanza di insegnanti qualificati, di materiali di apprendimento adeguati, le classi di fortuna e la scarsità di strutture igieniche rendono l’apprendimento molto difficile per alcuni bambini. In alcuni contesti i bambini e le bambine arrivano a scuola troppo affamati, ammalati, affaticati dal lavoro o dalle incombenze domestiche per trarre benefici dalle lezioni scolastiche. (UNICEF)

Le condizioni socioeconomiche influenzano fortemente per molti bambini le possibilità di frequenza scolastica anche ai livelli primari, con 1 bambino su 4 che nei paesi più poveri non vi ha accesso. Le disparità e i ruoli di genere aggravano la situazione in molti paesi. Nel 2030 saranno ancora 110 milioni le bambine che non potranno andare a scuola perché costrette a sposarsi, perché rimaste incinte, perché nel loro Paese è in corso un conflitto e le strade non sono sicure, perché la loro famiglia è molto povera e preferisce investire sull’istruzione dei loro fratelli o perché relegate nella sfera domestica per occuparsi della casa e dei familiari.

Ci sono situazioni in cui alle bambine e alle ragazze viene esplicitamente vietato sedere sui banchi di scuola. Uno dei primi decreti emanati dai talebani in Afghanistan, dopo la presa di Kabul nell’agosto 2021, e? stato il divieto a frequentare la scuola per le bambine con più di 12 anni, annullando così le possibilità di accesso all’istruzione superiore per le più giovani e, costringendo chi già stava studiando, a interrompere il percorso. Le ragazze che stavano frequentando l’università hanno potuto continuare a farlo anche se con forti limitazioni: corsi separati da quelli frequentati dai coetanei maschi e divieto di iscriversi a facoltà come ingegneria ed economia. La doccia fredda e? arrivata nel dicembre 2022, quando il governo talebano ha chiuso alle ragazze anche le porte delle Universita?, “fino a nuovo ordine”. (Report indifesa Terres des Hommes)

Un sistema scolastico equo concorre a costruire la prosperità di intere società. Per le ragazze, la frequenza scolastica riduce certamente l’incidenza di violenza di genere e di pratiche dannose come il matrimonio precoce e le mutilazioni genitali femminili. Per i ragazzi, un’istruzione capace di contrastare gli stereotipi di genere significa protezione: in molti paesi le norme sulla mascolinità possono alimentare l’abbandono scolastico, il lavoro minorile, il reclutamento in gruppi armati e la violenza. (UNICEF)

Un sistema scolastico adeguato e accessibile è essenziale per lo sviluppo di ogni persona e contribuisce a costruire la prosperità di intere società.

 

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