Salute e Benessere

Salute e Benessere | Defence For Children Italia | Movimento Globale per i Diritti dell’Infanzia

Salute e Benessere
Ogni bambino e bambina ha il diritto di godere del miglior stato di salute possibile, cibo sano e acqua potabile, potendo sempre disporre di un’adeguata assistenza medico-sanitaria.
Art. 24, 25, 26
Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Progressi straordinari sono stati compiuti negli ultimi decenni per prevenire la mortalità infantile, come i vaccini e le cure mediche ma non solo (si pensi alle zanzariere, ai sali reidratanti e micronutrienti, per esempio). Anche sul fronte della mortalità materna sono stati compiuti enormi passi in avanti: un numero sempre maggiore di donne e bambini sopravvive alla gravidanza e al parto. Dal 2000 le morti di bambini si sono ridotte di circa la metà e le morti materne di circa un terzo, principalmente grazie a un maggiore accesso a servizi sanitari di qualità e a prezzi accessibili. Nonostante ciò malattie facilmente curabili e prevenibili come malaria, morbillo, dissenteria sono causa maggiore di mortalità infantile a livello globale. Insieme provocano circa il 30% della mortalità infantile a livello globale (UNICEF).

Secondo gli ultimi rapporti UNICEF sulla mortalità infantile, più di  5 milioni di bambini sono morti nel 2021 prima del quinto compleanno - quasi 13.800 ogni giorno -, insieme a 2,1 milioni di bambini e giovani tra i 5 e i 24 anni.

Molto resta da fare soprattutto sul fronte della mortalità neonatale. I primi 28 giorni di vita, infatti, rappresentano il periodo più delicato per la sopravvivenza del bambino: nel 2021 i decessi nel periodo neonatale sono risultati più di 2,3 milioni, quasi il 47% di tutte le morti sotto i 5 anni: 6.400 ogni giorno.

Inoltre, una preoccupante battuta d’arresto si registra nella lotta alla mortalità materna: se i progressi sono stati significativi tra il 2000 e il 2015, questi si sono in gran parte arrestati, o in alcuni casi addirittura invertiti, con 287.000 morti materne verificatesi nel mondo nel 2020, una ogni 2 minuti.

Quando considerati insieme, questi dati riportano la morte ogni anno di 4,5 milioni di donne e neonati durante la gravidanza, il parto o le prime settimane dopo la nascita; una vita persa ogni 7 secondi. Nell’ultimo decennio poi, 152 milioni di bambini sono nati prematuri. Un’emergenza silenziosa questa, che è ad oggi la principale causa di mortalità infantile.

I rischi per la vita causati da disastri ambientali e malnutrizione colpiscono 200 milioni di bambini ogni anno. L’ambiente e l’insicurezza causata da disastri naturali giocano un ruolo altrettanto importante per la salute di bambini, bambine, ragazzi e ragazze. Oltre 1 miliardo di bambini sono esposti a livelli eccezionalmente elevati di inquinamento atmosferico e sono ad altissimo rischio data la crisi climatica globale. Nei paesi colpiti da catastrofi naturali, guerre e conflitti, i rischi per la salute aumentano notevolmente, con servizi sanitari spesso inesistenti o inaccessibili.

Nel mondo oltre 200 milioni di bambini soffrono di qualche forma di malnutrizione. Circa 151 milioni sono affetti da malnutrizione cronica, mentre 50,5 milioni sono colpiti da malnutrizione acuta. Nel 2017 la malnutrizione è stata concausa di circa 3 milioni di decessi infantili - oltre il 50% della mortalità infantile globale.

Solo nello Yemen quasi la metà di tutti i bambini sotto i 5 anni (si  tratta di circa 2,2 milioni di bambini), insieme a 1,3 milioni di donne incinte e che allattano, soffrono di malnutrizione acuta. Nell’Africa sub-sahariana, conflitto, shock climatici e aumento dei costi di cibo e carburante aggravano i già allarmanti tassi di malnutrizione in Sud Sudan. Oggi circa 1,4 milioni di bambini in Sud Sudan soffrono di malnutrizione.

Altrettanto preoccupanti i dati sull’obesità infantile, in forte crescita. A livello globale, nel 2017 circa 38,3 milioni di bambini sotto i 5 anni risultavano in sovrappeso: 8 milioni in più rispetto ai 30,1 milioni del 2000.

La salute mentale gioca un ruolo importantissimo nella crescita e nello sviluppo delle potenzialità di ogni persona. Stando agli ultimi dati, c’è una vera e propria emergenza in tema di salute mentale tra i più giovani. A livello globale 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato. L’ansia e la depressione rappresentano il 40% dei disturbi mentali diagnosticati (UNICEF). Il suicidio è la quarta causa di morte tra i giovani fra i 15 e i 19 anni, con 46.000 adolescenti suicidi ogni anno, più di uno ogni 11 minuti.

Esistono ancora troppi tabù riguardo la salute mentale e i ruoli di genere impattano negativamente anche questo aspetto. Le bambine e le ragazze sono più propense a chiedere aiuto psicologico e supporto per affrontare i diversi problemi rispetto ai bambini e ai ragazzi. Nel 77% dei casi, ad essersi suicidato è un maschio.

Difendere la salute dei bambini e delle bambine significa combattere la povertà, favorire condizione adeguate di igiene, nutrizione e prevenzione delle malattie e i tanti tabù riguardo alla salute mentale nonché la considerazione della salute come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale (OMS).

 

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