Violenza e maltrattamenti all’IPM Beccaria di Milano

Violenza e maltrattamenti all’IPM Beccaria di Milano | Defence For Children Italia | Movimento Globale per i Diritti dell’Infanzia

Violenza e maltrattamenti all’IPM Beccaria di Milano
23 aprile 2024

Le accuse di torture, maltrattamenti, abuso di potere e persino violenza sessuale nei confronti dei minorenni detenuti nell’Istituto Penale Minorile Beccaria sono sconcertanti e riportano alla luce un grave problema del nostro sistema di giustizia che, per chi vuole ascoltare i ragazzi e le ragazze, ormai da tempo risulta evidente.

In attesa di verificare le responsabilità del grave caso specifico possiamo affermare con certezza che moltissimi ragazzi e ragazze incontrate in tutta Italia, hanno testimoniato di aver subito atti di violenza e abuso da parte delle forze dell’ordine talvolta in fase di arresto, altre volte durante la detenzione.

Sulla base di queste testimonianze questi episodi non sono possono più essere considerati come anomalie, casi isolati o eccezioni. Purtroppo le voci e le storie dei ragazzi e ragazze che abbiamo ascoltato ci dicono che la violenza nei procedimenti di giustizia che li riguardano sono un elemento strutturale e ricorrente del sistema.

La brutalità subita dai ragazzi mina la fiducia nel sistema di giustizia, danneggia irrimediabilmente il benessere e la dignità dei minorenni coinvolti, compromette la funzione educativa e riabilitativa del procedimento penale prevista dalla nostra legislazione nazionale e internazionale e viola gravemente i principi e le norme che dovrebbero qualificare e guidare il nostro sistema di giustizia minorile.

Certamente la violenza e gli abusi nei confronti dei minorenni detenuti riflettono e possono essere letti anche come conseguenza di una serie complessa di problemi strutturali all’interno del sistema di giustizia. Sono problemi “cronici” del sistema legati allo spazio, alle condizioni, alla mancanza di opportunità oggi acuiti da sbrigative normative come il recente decreto Caivano. Un modo di procedere quello del nostro sistema che sempre più si distanzia e dimentica l’intelligenza e la lungimiranza pedagogica che nel 1988 trovava nel DPR 448 una legislazione ancora oggi presa ad esempio a livello mondiale.

Certamente necessaria una maggiore formazione di tutti gli operatori ma soprattutto degli agenti polizia penitenziaria e delle forze dell’ordine, che spesso entrano in contatto con i giovani durante le fasi di arresto e detenzione ma appare anche urgente un monitoraggio esterno e trasparente che costantemente possa verificare e determinare livelli adeguati di benessere, garanzia e protezione.

È fondamentale che l’indagine sull’IPM Beccaria di Milano diventi ennesimo catalizzatore di un cambiamento sistemico nel modo in cui viene affrontata e gestita la giustizia minorile in Italia. Solo un impegno collettivo e continuo potranno garantire che i diritti e la dignità dei minorenni siano pienamente rispettati e protetti in ogni fase del procedimento penale. Sono questi stessi diritti e questa stessa dignità infatti che possono diventare motore per sostenere reali processi di riabilitazione e reintegrazione sociale.

Nell’ambito del progetto "JUST CLOSER" abbiamo incontrato tanti minorenni coinvolti in procedimenti penali in tutta Italia, li abbiamo ascoltati, abbiamo proposto loro uno spazio sicuro per esprimere le proprie preoccupazioni, comprendere meglio la loro situazione e riconoscere i propri diritti. I risultati di questa consultazione sono presenti nel Rapporto “La Giustizia a Misura di Minorenne: le voci dei ragazzi e delle ragazze in Italia”. A breve, sempre nell’ambito della stessa iniziativa internazionale, sarà pubblicata una serie di podcast per ascoltare la viva voce dei ragazzi e delle ragazze che raccontano direttamente la loro esperienza nei procedimenti penali vissuti.

Insieme al Teatro dell’Ortica di Genova abbiamo creato uno spettacolo teatrale ispirato alle storie di ragazze e ragazzi che hanno incontrato il sistema di giustizia minorile in Italia.

Sono proprio le storie e le testimonianze dei ragazzi e delle ragazze, insieme alla nostra capacità di ascoltarle, che possono farci comprendere la gravità di quanto oggi ci viene riportato sulle tristi e brutali vicende di Milano.

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