Defence for Children Italia considera la Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come un sistema comprensivo e aperto che può aiutarci a ridefinire l’approccio verso l’infanzia e la relazione tra il mondo degli adulti e quello dei minorenni.
Nonostante la sua natura giuridica la Convenzione fornisce una piattaforma capace di interagire con le discipline, i mandati e gli assetti culturali e modificarli. In altre parole, attraverso i suoi principi e le sue disposizioni è possibile concepire una cultura innovativa e più ecologica che includa non solo le persone minorenni ma la società intera.
Vorremmo evitare di considerare la CRC solo come uno strumento tecnico; al contrario, vorremmo considerarla in termini dinamici, connessa con il nostro modo di pensare, di agire ed essere e, in un certo senso, possa essere in grado di modificarci. Il termine “piattaforma” è infatti usato qui con il suo significato propriamente informatico.
Pensiamo che questo approccio sistemico sia molto utile nel proporre l’idea che i principi e le norme della CRC abbiano relazioni importanti con tutte le persone e con tutte le discipline. Il termine sistemico è particolarmente appropriato per rappresentare questa intenzione, poiché si riferisce a qualcosa che è presente ovunque all’interno del sistema e che interessa la società in tutte le sue componenti interdipendenti. In questo modo, l’approccio sistemico alla CRC ci può aiutare a concentrare la nostra attenzione sul fatto che i diritti dei minorenni possano essere promossi in maniera intelligente solo se consideriamo le relazioni tra le diverse questoni, senza isolare i problemi in maniera artificiale e/o strumentale.
Potrebbe essere utile approfondire questo approccio riferendosi al sistema teorico e in particolare alle linee di pensiero proposte da Gregory Bateson in "Ecology of mind". Per poter comprendere meglio il posizionamento dell’infanzia nella storia esiste una vasta letteratura, tuttavia troviamo sempre molto utile l’analisi proposta nel 1960 da Philippe Aries. Più recentemente Hugh Cunningham ha cercato nuovamente di ricostruire una prospettiva comprensiva sull’infanzia nella società occidentale dal XVI al XX secolo.